La Siria non è parte della Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961 sull’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri. Pertanto i documenti pubblici emessi da autorità siriane che devono essere presentati presso la Pubblica Amministrazione italiana devono essere legalizzati e tradotti in Italiano, con la procedura seguente:
- L’atto originale deve essere legalizzato dall’Autorità siriana competente, poi dal Ministero degli Esteri siriano ed infine dalla Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Damasco.
- L’atto originale deve essere tradotto in italiano da un traduttore, che può essere giurato o non giurato. Nel caso in cui la traduzione sia effettuata da un traduttore giurato (il solo attualmente operativo in Siria è Joseph A. BADAWI, contatti: Cell: +963.988.879.776, Tel.: +963.21.46.56.517) questa Sede provvederà alla legalizzazione della firma del funzionario del Ministero degli Affari Esteri. Nel caso in cui la traduzione sia effettuata da traduttore non giurato, questa Sede provvederà alla verifica di conformità della traduzione con l’originale testo arabo.
- Riportiamo inoltre di seguito, a mero titolo informativo, un elenco NON ESAUSTIVO dei traduttori non giurati finora noti a questa Ambasciata:
• Chirin GHANDOUR – Damasco. Cell: 0988 468 555 – email: chirineg@hotmail.com
• Fadi JBEILI – Damasco. Cell: 0932 795 022
• Naim ZABITA – Damasco. Cell: 0933 322 290 – e-mail: nzabita@hotmail.com
• Joseph OURFAHLI – Aleppo. Cell:: 0933 399 953
• Bilal MULHEM – Tartous. Cell. 0953 536 363 – e-mail: belalm5@hotmail.es
Una volta completate le procedure di legalizzazione e traduzione, la persona interessata dovrà presentarsi presso l’Ufficio Consolare munita dell’atto (sempre in originale) da legalizzare, previo appuntamento da richiedere a mezzo email all’indirizzo consolare.damasco@esteri.it. In assenza dei documenti e timbri necessari, non sarà possibile procedere alla legalizzazione.
Si ricorda che la Cancelleria Consolare legalizza la sola firma del funzionario siriano competente; la legalizzazione non impegna in alcun modo l’Ufficio Consolare riguardo al contenuto del documento legalizzato.