Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Missioni archeologiche

L’Italia è impegnata da anni nell’organizzazione e nel co-finanziamento di Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche fuori dei confini nazionali. Le Missioni sono presenti in tutti i continenti e coprono tutti gli ambiti disciplinari, dalla paleoantropologia alla preistoria, dalle civiltà palaziali all’archeologia classica, medievale, bizantina e islamica.

Un impegno a favore del dialogo interculturale e delle politiche di sviluppo che si traduce in un’attività scientifica e di studio di grande rilievo, a cui si affianca la formazione di operatori locali e il trasferimento di tecnologie in alcuni settori, come il restauro e la tutela del patrimonio culturale, in cui l’eccellenza italiana è riconosciuta a livello internazionale.

L’impegno dell’Italia per la perseverazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale siriano è testimoniato dalle numerose missioni in corso che, oltre alle attività di scavo e a quelle scientifiche, rafforzano lo sviluppo socio economico dei siti in cui operano favorendo, a livello locale, una maggiore consapevolezza storica e accompagnando percorsi politici di pacificazione.

 

Elenco delle missioni archeologiche italiane in Siria:

  • Università di Firenze – Missione ad Amrit (Tartus)

Il sito di Amrit (Tartus, Siria) è un insediamento fenicio fiorito tra II e I millennio a.C. Dopo l’abbandono (II sec. a.C.), i resti del santuario fenicio (ma’abed) sono rimasti ben preservati. Il progetto mira alla realizzazione di attività di monitoraggio, documentazione, salvaguardia e valorizzazione del sito, in un’ottica di cooperazione, a vantaggio delle comunità locali, nella prospettiva del recupero e della protezione del patrimonio culturale in fase post-bellica.

Il progetto, attivo dal 1986, prevede attività di ricerca, monitoraggio e salvaguardia dei siti archeologici della piana del Jazr (Idlib NW) e di Tell Afis, centro fortificato nelle età tardo-calcolitica (4000-3500 a.C.) e del Bronzo (3000-1200 a.C.), identificato con la capitale aramea Hazrek (IX e VIII sec. a.C) e la Hatarikka neo-assira (VII-VI sec.). Questo include la pubblicazione dei risultati, l’organizzazione, sistemazione e restauro dei materiali nel museo di Idlib, la musealizzazione del sito di Tell Afis.

  • Monumenta Orientalia – Missione Archeologica italiana a Tell Barri (Siria)

Missione attiva dal 1980 studia la continuità di vita e la molteplicità di culture presenti a Tell Barri dalla cd. Seconda Urbanizzazione (IV millennio) all’invasione mongola (XIV secolo d.C.), che rendono il sito palinsesto della storia del paesaggio e punto di riferimento per la ricostruzione storico-culturale della Giazira. Gli obiettivi sono: a) acquisizione di nuovi dati, con lo scavo e/o l’analisi delle foto satellitari; b) realizzazione di un laboratorio-scuola destinato alla formazione di personale locale (funzionari e tecnici).

  • Università di Firenze – Missione italiana al Museo Archeologico di Aleppo
  • Università di Roma La Sapienza – MAIDO – Missione Archeologica Italiana a Damasco, OASI/Tell Ferzat

La missione, che ha operato continuativamente in Siria tra il 1964 e il 2011, quando lo scavo è stato interrotto per gli eventi bellici, ha lo scopo di mettere in luce i resti della città di Ebla, fiorita tra il 2400 e il 1600 a.C., di curare la diffusione dei risultati a vari livelli, di formare giovani studiosi siriani, specializzati nello scavo e nel restauro, nella prospettiva di favorire lo sviluppo della regione di Idlib.

  • Università di Roma La Sapienza – La collezione di antichità nel giardino del National Museum di Damasco: progetto di documentazione, studio, allestiment
  • CNR – Sito di Tell Kazel (Tartus)
  • Università di Pavia – Missione archeologica nel Paese di Ugarit / Tell Semhani